L’apostolo Paolo, nello scrivere la seconda lettera a Timoteo, lo esorta a custodire il “buon deposito”. Ma a quale tesoro si riferisce? In questo studio vedremo cosa è il “deposito” e come si costudisce.

2Timoteo 1:12-14 «È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno. Prendi come modello le sane parole che hai udite da me, con la fede e l’amore che si hanno in Cristo Gesù. Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi».

 

 

1- LA BANCA DI DIO

Quando veniamo al mondo, scopriamo ben presto che il  tempo che ci viene concesso è una porzione limitata e di breve durata. Quindi, la domanda da porsi è: ma come sto usando questo tempo? Ognuno di noi investe il suo tempo in qualcosa che lo appaga o renda felice, ed è per questo che alcuni inseguono la carriera, mentre altri sono alla ricerca del matrimonio felice, oppure c’è chi lo impiega per acquistare immobili o beni d lusso, nello sport o nei viaggi, ect; ognuno di noi ha dei validi motivi per impiegare il suo tempo; poiché la somma totale di come trascorriamo le nostre giornate equivale all’investimento delle nostre vite. Ma questi investimenti sono veramente redditizi? Hai mai pensato ad investire nella “Banca di Dio”?  Non ti sto parlando di soldi, ma di qualcosa di molto più importante: la tua vita. Il tempo scorre veloce e ritrovarsi con tanti anni sulle spalle è un attimo; quando ci guardiamo allo specchio possiamo tristemente constatare che gli anni passano in fretta, e le domande che affiorano alla mente sono tante, tipo: dov’è andato il tempo trascorso?  Ma quanto tempo mi rimane? Lo sto impiegando bene? Qualunque sia la tua età, devi ponderare saggiamente a come investire gli anni che il Signore ti concede su questa terra, anche perché potrebbero finire all’improvviso. Gesù disse: Marco 8:36 «E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua? ».

Quando dobbiamo investire delle somme di denaro, solitamente le affidiamo a persone competenti che sanno come gestire il capitale e farlo fruttare. Di sicuro non affidiamo i nostri risparmi a persone  sconosciute o a chi promette facili guadagni con investimenti rischiosi. Ma è sorprendente vedere come le persone sono attente a investire i propri soldi, ma non usano lo stesso metro per investire il proprio tempo in modo proficuo, che spesso e volentieri viene sprecato in cose effimere o completamente inutili. Sì è più propensi a perseguire piaceri e possedimenti che sono fugaci e transitori, invece di guardare oltre a questo poco tempo che abbiamo su questa terra. Ti sei mai chiesto come e dove trascorrerai l’eternità? Sarebbe molto più utile e saggio domandarsi: ma qual è il senso della vita e cosa mi aspetta dopo questa esistenza?

Gesù disse: «Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore» (Matteo 20:19-21).

E disse anche di non accumulare tesori per sé stessi, ma di essere ricchi davanti a Dio.

Luca 12: 16-21 «E disse loro questa parabola: «La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; egli ragionava così, fra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?” E disse:  “Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: ‘Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti'”.  Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio».

Nel testo iniziale, Paolo ci garantisce una transazione di successo nella Banca di Dio. L’apostolo aveva depositato la sua vita nelle mani del Signore e sapeva che avrebbe riscosso a tempo debito interessi molto elevati: la vita eterna nel regno di Dio. Certo è che se analizziamo la vita di Paolo potrebbero venirci dei dubbi o delle perplessità, visto la vita travagliata che ha dovuto affrontare. Ma avrà fatto un buon investimento?

2 Corinzi 11: 23-28 «lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte.  Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.  Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli;  in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità.  Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese».   

Ecco un uomo che, se guardava alle circostanze esteriori, avrebbe avuto tutte le ragioni per essere ansioso e preoccupato per la sua vita. Quando Paolo scrive a Timoteo si trova in una prigione a Roma, senza nemmeno un mantello per scaldarsi e in attesa dell’esecuzione. Paolo era anziano, solo e incatenato a una guardia romana, sicuramente avrebbe avuto buoni motivi per essere deluso. Avrebbe potuto dire: “Non sono così sicuro del modo in cui ho vissuto la mia vita. Non consiglierò ad altri di seguire il mio esempio”. Ma tutto questo non lo fece mai, anzi trasudava speranza e fiduciosa sicurezza in Dio, tanto da esortare Timoteo a seguire il suo esempio. Paolo ha molto da insegnarci su come investire con successo le nostre vite! Ovviamente, non tutti sono chiamati a fare le stesse cose di Paolo, né a vivere tra stenti, privazioni o difficoltà, anche se, la vita ci riserva sempre delle prove ardue. L’apostolo Paolo aveva scelto quel tipo di vita, per la quale ha conseguito tante vittorie, fondato parecchie chiese e predicato l’Evangelo in molti luoghi. Inoltre ha scritto 13 epistole che vengono lette ogni giorno da milioni di persone, e nonostante siano passati oltre 2000 anni, continuano  a portare frutto alla gloria di Dio. Qual era la chiave del successo dell’apostolo? Nel testo introduttivo, Paolo ci mostra i due lati del successo bancario con Dio: depositare la propria vita presso Cristo, affidando a Lui tutto ciò che siamo e possediamo, affinché il Signore lo ​​custodisca; mentre il secondo aspetto è che custodiamo il Suo deposito presso di noi.

2 - COME SI DEPOSITA LA PROPRIA VITA A GESÙ CRISTO?

Ma cosa vuol dire depositare la tua vita presso Cristo?

Paolo scrive in 2Timoteo 1:12: «Per questo motivo [il vangelo che lo aveva afferrato, vv. 9-11] Anch’io soffro queste cose, ma non me ne vergogno; poiché so in chi ho creduto e sono convinto che Egli è in grado di custodire ciò che gli ho affidato [“il mio deposito”] fino a quel giorno». La parola che emerge in questo brano è “deposito”, termine che veniva usato quando si doveva lasciare i propri averi o oggetti di valore alle cure di un amico fidato, il quale le custodiva in assenza della persona. Quando noi depositiamo la nostra vita a Cristo, Egli ci custodirà e veglierà su di noi, poiché siamo nel posto più sicuro di tutto il creato, e il nemico di Dio non potrà toccarci. Giovanni 10: 27: 29 «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre». Però, se non effettuiamo l’investimento, a poco ci servirà avere una vasta conoscenza della Bibbia o per le cose spirituali, forse a proprio a nulla! Quindi, la domanda è: “Hai depositato la tua vita nella Banca di Dio? Lascia che ti spieghi come depositare la tua vita al Signore. 

 

Depositare la propria vita a Gesù Cristo comporta conoscenza e fiducia.

Paolo affermava di sapere a chi e in cosa aveva creduto, e questo ci insegna che c’è una differenza abissale tra conoscere Gesù Cristo per sentito dire e conoscerlo personalmente. Naturalmente, non puoi conoscere Cristo personalmente finché non leggi con accuratezza i Vangeli, ed è necessario meditare sui testi e non leggerli come un romanzo; anche perché sono avvenimenti reali che racchiudono molti insegnamenti. Il vero cristianesimo non è solo conoscenza intellettuale o scritturale, è soprattutto una relazione personale con il Signore; tanto più leggi la Parola e ti relazioni con il Signore, tanto più lo conosci e maggiore sarà  la fede e fiducia in Lui. Romani 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo». 1Pietro 5:7 gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi». Depositare la propria vita a Cristo significa riconoscerlo come Signore e Salvatore della nostra vita. Ma cosa vuol dire riconoscerlo come Signore? Vuol dire affidargli il controllo totale della vita, lasciando che sia Lui a dirigere i nostri passi in ogni ambito: scolastico, lavorativo, affettivo, sociale, spirituale, ect. Ma cosa vuol dire riconoscerlo come nostro Salvatore? Il cristiano è consapevole dei limiti della propria natura peccaminosa, la quale gli sbarra la strada dell’eternità, e senza un intervento di Dio è perduto! Nessun credente si può salvare da solo, non possiamo fare nulla per salvarci, nessuno sforzo o opera buona può garantirci la vita eterna. La vita eterna è un dono di Dio, un immeritato regalo che possiamo solo accettare o rifiutare, ma di certo non si può guadagnare o ottenere per meriti. Romani 10:13 Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato». Geremia 33:3 “Invocami, e io ti risponderò, ti annuncerò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci». Quando lo invochi e interpelli,  Egli si manifesterà, interverrà nella tua vita in modo riconoscibile. Anche se siamo peccatori non abbiamo nulla da temere, non dobbiamo fissare lo sguardo sulla nostra condizione di peccatori perduti, ma su quello che Gesù Cristo ha fatto per noi. Romani 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi». Dobbiamo solo credere per fede che Gesù Cristo ci ha salvati e ci ha donato la vita eterna. Giovanni 11: 25, 26 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?». Prendi Dio in parola, credi in Cristo e Lui farà ciò che ha promesso, vale a dire donarti la vita a eterna al Suo imminente ritorno. 

Giovanni 14: 1-4 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via».

Alcuni potrebbero pensare: “Posso affidare parte della mia vita a Cristo ora, e se le cose vanno bene, gli darò il resto più tardi?”… “Posso accettare Gesù come mio Salvatore, ma aspettare di farlo diventare il mio Signore?”.  No, non puoi o tutto o niente! Gesù disse: Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona» (Matteo 6:24). La Bibbia è chiara su questo concetto, non possiamo essere figli della Luce e figli delle tenebre contemporaneamente, dobbiamo scegliere da che parte stare. Qualcuno potrebbe anche pensare: “Ma se depongo tutta la mia vita a Cristo, poi devo rinunciare a tutto? Devo partire come missionario in qualche paese sperduto nel mondo?”. Non è detto, dipende dalla chiamata che hai ricevuto. Se il Signore ti ha detto di servirlo come missionario, allora ti indicherà la strada da percorrere e ti equipaggerà in tal senso, e per te non sarà mai un obbligo o un dispiacere, anzi sarà una gioia; però se non hai ricevuto quella chiamata non fare nulla di non richiesto. Il Signore ha un piano e un proposito per ognuno di noi, che poi è anche conforme alle nostre attitudini o potenzialità, ma di certo non ci chiama a fare nulla contro voglia o che ci renda infelici. Quello che dobbiamo fare è metterci all’ascolto della Sua voce e confidare nel Suo operato; poiché Egli è buono e sa cosa è il meglio per la nostra  vita. Tu inizia con affidargli tutto te stesso, vedrai che con il  tempo Egli ti rivelerà anche altre aree o aspetti della tua persona che non hai ceduto e di cui non eri neanche  a conoscenza.

3 - UN DEPOSITO SICURO

Alcuni potrebbero chiedersi: ma il mio deposito sarà al sicuro? 

Depositare la propria vita presso Cristo è sicuro perché Egli è affidabile e capace di custodirla. Paolo ribadisce un concetto importante sul quale è bene soffermarci, quando dice: “perché so in chi ho creduto”. L’apostolo aveva una consapevolezza che scaturiva dall’intima relazione che aveva con il Signore,  poiché  Lo vedeva e gli parlava, interagiva con Lui diariamente. Gesù oltre a rivelare a Paolo le cose che doveva fare, si prendeva cura della sua persona costantemente, provvedendo a ogni suo bisogno, interveniva liberandolo dai pericoli e dalle difficoltà in cui si imbatteva, come abbiamo letto in 1 Corinti 11. 23-28. La gioia di Paolo era fare la volontà di Cristo e soffrire per la Sua causa, tanto da annullare il suo io totalmente. L’apostolo arrivò ad affermare: «Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Galati 2:20). Paolo, conosceva Gesù personalmente e confidava totalmente in Lui, eseguiva la Sua volontà e sapeva che il Signore era completamente affidabile, poiché Cristo gli mostrava cosa fare e come interveniva in suo favore. Anche noi possiamo sperimentare questo tipo di conoscenza e fiducia che arriva gradatamente, con molta preghiera e studio della Parola. Un aspetto importante della nostra relazione con il Signore, è che dobbiamo affinare l’udito per ascoltare la Sua voce e mettere in pratica tutto quello che ci viene comandato; sapendo che Egli è totalmente degno di fiducia ed è pienamente in grado di adempiere le Sue promesse. Inoltre, nessuno di quelli che gli hanno affidato la propria vita è mai stato deluso.

Salmo 23: 1-6 «Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza. Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell’Eterno per lunghi giorni».

Questo sì che è un investimento sicuro!

L’apostolo Paolo nel depositare la sua vita a Cristo, affermava anche un’altra importante verità: e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno… Ma a quale giorno si riferisce? Al giorno in cui Gesù apparirà dal cielo e resusciterà tutti quelli che sono morti credendo in Lui. Tutti i morti del passato e i viventi che saranno sulla terra al momento della Sua apparizione, saranno portati in cielo e staranno alla Sua presenza per l’eternità. La morte non potrà più toccarli, anche perché non esisterà più nel regno di Dio. 1Tessalonicesi 4:14-17 «Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore».

Apocalisse 21:2-4 «E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio.  Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».

Ma quando Gesù appare dal cielo, salverà tutti gli uomini che sono sulla terra? La Bibbia esclude questa ipotesi.  Paolo, quando predicava agli intellettuali di Atene gli disse:  «(Dio)… ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo che egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti risuscitandolo dai morti» (Atti 17:31). Però questo giudizio deve spaventare solo coloro che non hanno creduto nel Suo nome per essere salvati. Purtroppo a tutti gli empi o malvagi di ogni epoca, spetta una fine molto triste a causa dei loro peccati e delle opere malvage compiute durante la loro esistenza, per le quali non si sono mai pentiti di averle commesse; queste azioni saranno portate alla luce e punite. Apocalisse 20:12 «E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere». Apocalisse 20:15 «E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco». Mentre, tutti coloro che hanno creduto e confidato in Cristo non affronteranno questo giudizio di condanna, ma staranno alla Sua presenza. Giuda 24: «A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria…» . Giovanni 5:24 «In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita». Alla luce di quello che ti aspetta nel regno di Dio o nuova terra, puoi stare certo che è un investimento sicuro! Se ancora non hai depositato la tua vita a Gesù Cristo, non indugiare oltre, fallo ora, in questo preciso momento! Affida tutto ciò che sei e che hai a Cristo, convinto che Egli è in grado di custodire il tuo deposito fino al giorno in cui lo vedrai arrivare dal cielo e ricompensarti per aver creduto in Lui. Adesso vediamo un ultimo aspetto dell’investimento nella Banca di Dio.

4 - IL DEPOSITO DI GESÙ CRISTO IN NOI

Cosa è il deposito di Gesù Cristo in noi?

Quando affidi la tua vita a Gesù Cristo, Egli ti affida il suo deposito, che è la Sua presenza in te tramite lo Spirito Santo, la Sua legge nei nostri cuori e il Vangelo o Buona Novella che deve essere annunciata ad ogni abitante della terra, affinché altri si possano salvare. Matteo 24:14 «E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine». Il mandato che il Signore ha lasciato alla Sua Chiesa è quello di predicare questo messaggio di salvezza da persona a persona. Tutti coloro che diventano figli di Dio, diventano anche sacerdoti dell’Altissimo, con l’incarico di testimoniare ad altri la propria fede e le proprie esperienze fatte con Gesù. Testimoniare non è un compito difficile, anche perché dobbiamo solo raccontare fatti personali, di come il Signore è intervenuto nella nostra vita, cambiandola in modo straordinario. Romani 10:13-15 «Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci? E come annunceranno se non sono mandati? Com’è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!».

Romani 1:16 «Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco».

Anche se molte persone non accetteranno la nostra testimonianza o si rifiuteranno di leggere la Bibbia, però osserveranno i nostri gesti, il nostro carattere e ascolteranno le nostre parole; e da quello comprenderanno che siamo dei cristiani redenti, trasformati dalla grazia di Gesù Cristo e santificati dallo Spirito Santo. In tutto questo processo non siamo soli, perché il Signore ci invia lo Spirito Santo, affinché il nostro parlare ed operare sia coerente e abbia sempre un buon esito, a prescindere dall’accettazione degli altri.

Lo Spirito Santo ci aiuta a custodire il buon deposito

Il Signore Gesù Cristo aveva promesso ai Suoi discepoli che dopo la Sua partenza non li avrebbe lasciati soli in questa missione di testimonianza e di evangelizzazione, ma avrebbe mandato il Consolatore, come guida e sostegno.  Giovanni 14:26 «ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto». Lo Spirito Santo è dato a ogni credente al momento della salvezza (Rom. 8:9 ; 1Cor. 12:13), senza la Sua presenza in noi non potremmo comprendere la Scrittura, né custodire la sana dottrina. Non potremmo nemmeno vivere come il Signore vuole, né potremmo testimoniare con potenza. Atti 1:8 «Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra». Lo Spirito Santo oltre ad insegnarci e farci comprendere bene la Scrittura, ci trasforma ad immagine e somiglianza di Cristo. 1 Giovanni 2:27 «Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato». Giovanni in questo testo sta affermando la capacità che i credenti hanno nell’interpretare la Parola di Dio se guidati dallo Spirito. Coloro che studiano e meditano la Scrittura diligentemente sotto l’unzione dello Spirito Santo, saranno depositari e custodi della sana dottrina. Inoltre, siamo anche chiamati a condurre le persone in un percorso di conoscenza biblica, dove spieghiamo ed insegniamo queste dottrine.

5 - COME SI CUSTODISCE IL DEPOSITO?

Ma come si custodisce questo deposito? 

Il deposito che Cristo ci ha affidato si custodisce attenendosi alla sana dottrina. Paolo esortava Timoteo ad attenersi alla sana dottrina, quella dottrina che l’apostolo aveva insegnato lungo tutto il suo ministero e che ben presto sarebbe stata manipolata, come la storia c’insegna. 2Timoteo 4:3 «Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie…». Paolo aveva anche previsto che dopo di lui si sarebbero introdotti falsi insegnamenti e dottrine errate. Atti 20:29 «Infatti io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge».  Purtroppo, la sana dottrina, specialmente le dottrine che trattano argomenti fondamentali, come la soteriologia (piano della salvezza), escatologia (eventi della fine), la parusia di Cristo (il ritorno di Gesù), la legge di Dio e molte altre, sono oggetto degli attacchi del nemico di Dio; pertanto dobbiamo preservarle e custodirle come un tesoro prezioso. Satana, nei secoli ha sempre creato molte controversie dottrinali all’interno delle chiese, minando la sana dottrina, fino a che le persone si separano e formano altri gruppi o chiese. Ecco perché esistono tante denominazione e, molte di queste sono totalmente false, alcune sono addirittura sette pseudo cristiane, e questo perché si sono allontanate dal vero cristianesimo apostolico. Ma tutto questo era stato previsto. Matteo 7:15 «Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci». 2 Corinzi 12:14-15 « E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui fine sarà secondo le loro opere».

Il Signore ha stabilito quali sono figure che devono guidare la Sua Chiesa. Paolo le elenca in questa epistola.

Efesini 4 :10-14 «Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori,  per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore…».

Lo scopo per il quale il Signore ha lasciato queste figure era perché: «tutti arrivassero all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio», affinché i membri non fossero sballottati da ogni vento di dottrina, che sono i falsi insegnamenti, e si mantenesse l’unità; poiché anche questo è custodire il buon deposito che Dio ci ha affidato. Paolo disse a Timoteo di trasmettere ad altri le dottrine e tutti gli insegnamenti esattamente come le  aveva ricevute e udite dall’apostolo. 2Timoteo 1:13 «Ritieni il modello delle sane parole che hai udito da me nella fede e nell’amore, che sono in Cristo Gesù». Paolo, che era un apostolo autentico, cosa che oggi nessuno può più essere, in quanto aveva visto il Signore risorto e gli era stata affidata l’autorità di predicare ai gentili e di edificare la Chiesa (1Cor. 9:1; Ef. 2:20; 2 Cor 13:10). Le dottrine che gli apostoli insegnavano e tramandavano ad altri le troviamo nel Nuovo Testamento; pertanto se vogliamo sapere se una dottrina è biblica dobbiamo confrontare quell’insegnamento con la Scrittura. Ogni dottrina deve essere sostenuta dalla somma di vari versetti e mai da un solo testo; inoltre, non deve mai andare in contraddizione con altri brani della Bibbia. Purtroppo, Satana, tramite i suoi ministri che sono dentro molte chiese, manipola e distorce la Scritture. I falsi apostoli e falsi predicatori sono molto astuti nell’estrapolare versetti fuori dal contesto, o nell’enfatizzare un singolo versetto trascurando gli altri.

6 - LO SPIRITO SANTO E IL DEPOSITO

In che modo lo Spirito Santo interviene nella nostra vita? 

Per quanto siano buone le nostre intenzioni ed azioni, prima o poi pecchiamo e sbagliamo in qualche cosa. È impossibile all’uomo non peccare, ci possiamo sforzare quanto vogliamo, ma non otterremo nulla, la nostra natura carnale insita in noi ci farà peccare e non possiamo estirparla. Ma allora siamo senza speranza? No di certo! Dio ci viene in aiuto con il Suo Spirito. La verità è che tutti abbiamo una natura umana corrotta, piena di passioni e desideri che lottano contro la volontà di Dio. Nella Bibbia possiamo leggere di concupiscenze che non solo devono essere negate, ma “crocifisse o messe a morte” (Romani 8:13; Galati 5:24; Colossesi 3:5), eliminate totalmente. Ma noi di fatto, con le nostre sole capacità non riusciamo a vincere completamente queste concupiscenze o desideri che ci distruggono, abbiamo bisogno dell’aiuto che Gesù promise e che ci avrebbe mandato per queste necessità umane: il Consolatore, lo Spirito Santo. Disse anche: «poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito» (Filippesi 2:13). E questo è lo scopo principale dello Spirito Santo: darci la capacità e la forza necessaria per vincere sul peccato, e non solo sui peccati di cui siamo consapevoli ma anche di quelli inconsci, che ce li farà affiorare in superfice, affinché li possiamo riconoscere, confessare ed eliminare con il Suo aiuto. Lo Spirito Santo è chiamato lo Spirito della Verità, proprio perché ci guiderà in questa Verità in modo vittorioso!

Gesù disse che lo Spirito Santo avrebbe compiuto in noi tre cose: ci convince di peccato, di giustizia e di giudizio.

Giovanni 16:7-11 «Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Di peccato, perché non credono in me; di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più; di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato».

Perché lo Spirito Santo ci convince di peccato? Lo scopo per cui lo Spirito convince una persona del peccato presente nella sua vita è perché giunga a credere di avere bisogno di un Salvatore, essendo la persona impossibilitata a salvarsi da sola a causa del peccato stesso. Perché lo Spirito Santo convince di giustizia? Gesù durante il Suo ministero terreno ha incarnato la giustizia; guardando la Sua vita, chiunque poteva vedere in cosa consisteva una vita giusta, perciò lo Spirito ci convince di ciò e in cosa consiste averne una giusta come quella di Cristo. Gesù, infatti, ha detto dello Spirito Santo: “Egli testimonierà di Me” (Giovanni 15:26). Inoltre ci convince che in Cristo siamo stati giustificati o resi giusti. Romani 5:9 «Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira». Perché lo Spirito Santo convince di giudizio? Satana, il principe di questo mondo è stato giudicato (Giovanni 12:31); se Satana, che è caduto nel peccato è stato giudicato, allo stesso modo anche chi rifiuterà il dono della salvezza sarà sottoposto allo stesso giudizio. Lo Spirito ci mostra le conseguenze alle quali andiamo incontro se rifiutiamo il Suo appello. La Sua opera in ogni persona è quella di portare gli uomini a credere in Gesù Cristo come personale Salvatore, strappandoli così dal giudizio di condanna. Inoltre la Sua opera non finisce quando una persona arriva a credere e ad accettare Gesù Cristo come personale Salvatore. Lo Spirito continuerà a lavorare nella vita del credente in un processo costante di santificazione, per fargli vivere una vita santa come quella di Cristo.

 

Perché è importante camminare nello Spirito?

Paolo esortava i credenti a camminare secondo lo Spirito. Romani 8: 5-9 «Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito. Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace. Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo. Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui». Chi ha accettato Gesù Cristo come Suo Signore e Salvatore non si trova più sotto la condanna del peccato, non cammina più secondo la carne, ma secondo lo Spirito che abita in Lui. Chi ha la mente controllata dalla carne volge i suoi pensieri verso il peccato, verso le realtà terrene, verso le passioni insane, ed è ribelle ed ostile a Dio. La mente di chi è in Cristo non è più controllata dalla carne e dalle sue concupiscenze, ma dallo Spirito e si volge verso realtà spirituali. Il risultato del camminare nello Spirito è una vita di pace e di grandi benedizioni. Una mente controllata dalla carne produce naturalmente la morte spirituale della persona. Chi rimane con una mente carnale diventa nemico di Dio, perché è una natura opposta alla Sua e chi decide di rimanere nella carne non può piacere a Dio (v. 7-8) e non potrà gustare la vita eterna. La natura carnale deve essere soppiantata da quella spirituale. «Se dunque uno è in Cristo, Egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate, ecco, tutte le cose sono diventate nuove» (2 Corinzi 5:17); essere in Cristo significa essere una nuova creatura, o persona rinata e rinnovata, nella mente e nello spirito. Le vecchie abitudini peccaminose, che ci separavano da Dio, sono abbandonate e sono sostituite da nuove. Gesù desidera non solo liberarci dalla condanna del peccato, ma vuole liberarci anche dal potere che il peccato ha nella nostra vita. Gesù vuole trasformarci perché possiamo amare le cose che Egli ama e odiare il peccato come Egli odia. Chi è in Cristo ha una nuova vita: nuovi desideri, nuovi gusti, nuove inclinazioni, un nuovo scopo e sviluppa nuove abitudini ed attitudini conformi alla volontà di Dio, questo è camminare nello Spirito Santo.

 

Come possiamo essere ripieni di Spirito Santo?

Una volta che veniamo battezzati d’acqua e di Spirito, apparteniamo a Gesù Cristo e quindi dobbiamo vivere nella pienezza e potenza dello Spirito. L’apostolo Paolo esortava i credenti ad essere costantemente ripieni di Spirito Santo. Quando siamo ricolmi di Spirito Santo permettiamo a Dio di operare in noi con il Suo influsso trasformatore, che è la Sua presenza in noi; i nostri discorsi, i nostri pensieri, le nostre azioni rifletteranno quelli di Gesù Cristo. La pienezza dello Spirito Santo prosegue l’opera di santificazione iniziata con la nuova nascita. Dio ci ha salvati «per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore» (Tito 3:5,6). Abbiamo bisogno di essere ripieni della Sua potenza ogni giorno, perché ogni giorno ci sono nuove sfide e nuove battaglie. Anche Gesù si alzava presto al mattino per pregare e per ricevere un’unzione di Spirito giornaliera. Essere ripieni di Spirito Santo non significa che una volta ricevuto non dobbiamo più chiederlo e che la “razione” ricevuta sia sufficiente per sempre, ma anzi dobbiamo richiederlo ed esser ripieni ogni giorno di questa potenza. Inoltre non significa nemmeno che noi ne possediamo di più, ma è l’esatto contrario: è Lui a possedere una parte maggiore di noi. Per contro quando c’è assenza di Spirito Santo limitiamo la nostra esistenza e priviamo il nostro ministero evangelistico di questa forza. Senza la presenza dello Spirito di Dio nessun cuore sarà toccato, nessun peccatore sarà condotto a Cristo e nessuna vita sarà trasformata. I discepoli possono disporre di una fonte che non si esaurisce mai alla quale attingere ogni giorno per ricevere un rinnovato vigore ed essere canali della Sua Luce, del Suo Amore, per la diffusione della Sua Parola. Come dice il testo di Tito: abbiamo bisogno ogni giorno di ricevere il “bagno rigenerante” (battesimo) di Spirito Santo. 2 Corinzi 4:16 «Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno».

L’essere ripieni di Spirito Santo è un azione continuativa, non è un’esperienza unica ma un processo che si ripete diariamente. Potremmo paragonare il cristiano ad un vaso pieno di terra con una pianta al suo interno: affinché questa sia sempre rigogliosa e in crescita non possiamo innaffiare il terreno una sola volta e per sempre o quando mi ricordo o peggio ancora se ne ho voglia; l’azione deve essere ripetuta e costante nel tempo se non voglio far appassire e morire la pianta. Così è per lo Spirito Santo nella vita del credente, dobbiamo ogni giorno pregare, leggere e meditare la Scrittura. Se camminiamo dipendendo quotidianamente dallo Spirito Santo, non compiremo le opere della carne ( Gal 5:16-21 ), ma produrremo invece il frutto dello Spirito che è il carattere di Gesù in noi. Galati 5: 22-25 «Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo altresì guidati dallo Spirito». Solo camminando in accordo e dipendenza con lo Spirito Santo, potremmo custodire il buon deposito che Dio ci ha affidato. L’obbedienza e la perseveranza sono fondamentali per avere una fede autentica.

7 - CONCLUSIONE

Se hai depositato la tua vita presso Gesù Cristo, allora puoi stare certo di essere in buone mani, oltre che annoverato tra i redenti che erediteranno la vita eterna. Anche se sei ancora su questa terra, di fatto è come se fossi già con Lui nel Suo regno. Efesini 2: 4-6 «Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il suo grande amore con il quale ci ha amati,  anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia),  e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù». Inoltre, Gesù ha depositato presso di te il Suo prezioso tesoro che è la Sua presenza, la Sua legge, il Vangelo eterno, e ti chiede di custodirlo nel tuo cuore e nella tua mente. Quando Gesù viene a dimorare nella vita del credente, mette su di noi il Suo sigillo che è lo Spirito Santo, così che diventiamo la Sua preziosa eredità che riscatterà al Suo ritorno. 2 Corinzi 1:22 «egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori». Poi scrive la Sua legge nel nostro cuore. Geremia 31:33 «…Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo». Inoltre ci invita a trasmettere ad altri la Sua legge, che è la sana dottrina apostolica e non quelle manipolate dagli uomini attraverso i secoli. Infine ci esorta ad annunciare agli altri il Suo Vangelo eterno e il Suo imminente ritorno. Gesù ci promette: «Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore» Matteo 25:23. In tutto questo processo è fondamentale camminare ogni giorno nello Spirito ed essere ripieni della Sua presenza, altrimenti si rischia di affievolirci spiritualmente, divenendo sterili e apatici, e questo non è custodire il tesoro, anzi è disprezzarlo. Fai attenzione! Investi saggiamente la tua vita, non trascurare la tua relazione quotidiana con il Signore, la meditazione della Sua Parola e la preghiera. Se vuoi avere successo nella tua vita, depositala presso Cristo e custodisci il Suo deposito presso di te. Non indugiare, affrettati a gustare quanto è buono il Signore!

Apocalisse 2:10 «... Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita».

 

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