I simboli che andremo ad analizzare del capitolo 13 di Apocalisse, li abbiamo già visti parzialmente nel capitolo precedente, il quale menziona un dragone rosso con sette teste e dieci corna. Inoltre il capitolo 12 si conclude con Satana che va a far guerra al popolo di Dio degli ultimi tempi, che è la chiesa del rimanente. Il capitolo 13 va ad ampliare il capitolo precedente, pertanto vedremo nel dettaglio chi o cosa rappresentano le due bestie, che sono: la bestia che sale dal mare e quella che sale dalla terra; poiché Satana userà queste due bestie nel suo ultimo conflitto contro il popolo di Dio. In questo studio vedremo brevemente la storia, la caduta e la restaurazione della bestia che sale dal mare; ma per chi volesse approfondire vi consigliamo di leggere lo studio sull’Anticristo finale che trovate in questo sito, nella sezione Apocalisse. Inoltre, vedremo anche la seconda bestia che è chiamata anche il falso profeta, la quale imporrà il marchio della prima bestia.

 

 

1- APOCALISSE 13

 

La prima bestia di Apocalisse 13

Apocalisse 13: 1-3 «E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi di bestemmia.  E la bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell’orso e la sua bocca come quella del leone; e il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e grande autorità.  E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu sanata, e tutta la terra si meravigliò dietro alla bestia».

 

 

 

La seconda bestia di Apocalisse 13 

Apocalisse 13:11-12; 16-18 «Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone. Essa esercitava tutta l’autorità della prima bestia davanti a lei, e faceva sì che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita…. Inoltre faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome… Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei».

La Bibbia dice che tutti coloro che accetteranno il marchio della bestia simbolica periranno nel fuoco distruttore della morte seconda o eterna. Per queste persone non vi è nessuna possibilità di salvezza!

 

Apocalisse 14:10-11 «Un terzo angelo li seguì dicendo a gran voce: «Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano,  berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello.  E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome».

2 - CHE COSA RAPPRESENTANO LE BESTIE?

 

Nelle profezie le “bestie” rap­presentano poteri politici: Re­gni, Imperi, Stati, Principati, Nazioni; ma possono anche rappresentare dei re­gnanti: Re, Imperatori, Principi, Capi di stato (Daniele 7:15-17,23). Per comprendere Apocalisse 13 è fondamentale conoscere prima i capitoli 7 e 8 del libro di Daniele, poiché Apocalisse 13 è la continuazione di quelle profezie con aggiunta di altri elementi. In Daniele 2, 7, 8, troviamo dei Regni o Imperi che vengono ripresi dall’apostolo Giovanni. Inoltre, ci viene rivelato qualcosa in più, che è per il nostro tempo. Diamo uno sguardo veloce al libro di Daniele.

Daniele 7: 17 «Queste grandi bestie, che sono quattro, rappresentano quattro re che sorgeranno dalla terra».

Dal contesto del capitolo 7 e dal libro di Daniele in generale, oltre che dalla storia, sappiamo che le quattro bestie che vide il profeta Daniele in visione sono: Babilonia (Leone alato), Medio Persia (Orso), Grecia (Leopardo con 4 teste), e Roma (Bestia mostruosa con 10 corna). Ogni singola bestia rappresenta un Impero. 

La differenza tra il libro di Daniele e Apocalisse sta nel fatto che Daniele vede un regno alla volta e sempre distinto da quello successivo, mentre nella visione di Giovanni questi regni sono conglobati in un’unica bestia con 7 teste. Inoltre, Giovanni mette l’enfasi sulle ultime tre teste, dalla 5° fino alla 7° testa, che sono regni a venire, rispetto al tempo in cui vive l’apostolo che è sotto Impero romano (4° testa). L’apostolo Giovanni elenca gli stessi animali che troviamo in Daniele 7, ma in senso inverso, poiché sono regni caduti, pertanto fanno parte del passato. Infine, l’apostolo descrive la 7° testa (che non è ancora presente sulla scena mondiale) come la rinascita della 5° testa, la quale si ripresenterà con modalità simili: l’ultimo Impero mondiale sarà formato da 10 regni che saranno presieduti o guidati dall’Anticristo finale; esattamente come le 10 corna che sono sulla testa della quinta bestia, mentre si trasforma nella sesta, dove appare anche il “piccolo corno”, simbolo dell’Anticristo. Le dieci corna di Apocalisse 13:1-3, come le 10 corna di Daniele 7, o le 10 dita della statua di Daniele 2, rappresentano 10 regni o nazioni.

 

 

 

Apocalisse 17:12-13 «Le dieci corna che hai viste sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un’ora, insieme alla bestia (Anticristo). Essi hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia».

3 - APOCALISSE 13: 1-4

 

Apocalisse 13:1-2 Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi. La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell’orso e la sua bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità.

La bestia che sale dal mare rappresenta il potere dell’anticristo. Ma perché sale dal mare, cosa rappresenta il mare nelle profezie? Tutti i simboli che troviamo nella Bibbia devono essere interpretati con la stessa Bibbia, poiché il testo Sacro ci fornisce le chiavi interpretative. La spiegazione del “mare” la troviamo in Apocalisse 17:15 «Le acque che hai visto, dove siede la meretrice, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue». Quindi, il mare sono i popoli, le persone; pertanto questa potenza doveva sorgere in un’area molto popolosa.

Le acque o il mare sono i popoli, le persone.

Una delle sette teste del dragone rosso è il Papato 

 

 

 

Ma che cosa sono la potenza, il trono e la grande autorità, che il papato riceve dal dragone?

 –      La potenza rappresenta il potere dell’Impero romano che viene ereditato dalla bestia simbolica. Che è il potere temporale.

 –       Il trono è la città capitale dell’Impero: Roma, il trono dei Cesari.

  –      La grande autorità è un’autorità politico-religiosa.

 

Apocalisse 13:3 «Una delle sue teste sembrò ferita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia».

Eccoci giunti alla sesta delle sette teste del dragone, quella che riceve la ferita mortale. Dopo la rinuncia del titolo di Pontefice massimo ad opera di Flavio Graziano, il titolo passa al vescovo di Roma che nel 366 d.C diventa il primo Pontefice con il nome di Damasio I. Con il trasferimento della capitale dell’Impero d’Oriente a Costantinopoli, Roma perde la sua valenza di centro nevralgico dell’Impero. Questa assenza di potere civile fu colmata dall’unica autorità che godeva di grande prestigio: il papato; il quale consolidava il suo potere temporale e l’autorità in materia di fede. Così i Papi, loro malgrado, da responsabili della comunità cristiana, si videro impegnati in tante altre incombenze civili e politiche. Dal 537 fino al 751 d.C., Roma era parte dell’Impero Bizantino, ma nel 756 Pipino il Breve concesse al Papa il potere su tutte le religioni delle zone vicine a Roma, con la conseguente creazione dello Stato Pontificio, che nasce nel 756 e finisce con l’ultimo Papa-Re, Pio IX nel 1870. Lo Stato Vaticano è un regno politico-religioso che regnò incontrastato per molti secoli, fino a quando subisce una “ferita” da parte di Napoleone e la “guarigione” con Mussolini.

Vediamo ora più distintamente come la profezia si è adempiuta nei dettagli. Abbiamo vi­sto che Satana conferì il proprio potere da Roma pagana alla bestia simbo­lica (Papato), con il suo potere, la propria autorità (Imperatore – Pontefice) e la propria capi­tale (Roma). Nel 756 il Papato viene riconosciuto come Stato politico-religioso con sede a Roma, e da quel momento dominò incontrastato su tutta l’Europa, con le sue terribili scomuniche, temute da tutti e con la sua intolleranza religiosa, fino al 1870. Si registrano oltre 50 milioni di vit­time in Europa, volute e approvate dal Papato. Però, nel 1798 d.C., la Rivoluzione Francese inflisse al Papato una dura scon­fitta: il generale Bertier sceso a Roma per conto di Napoleone, deportò il Papa ad Avignone come prigioniero. Tuttavia, questo Stato si riprese e riacquistò nuovamente grande prestigio, esattamente come era stato predetto, ma perse il suo potere temporale. Infatti, quando il Papa fu fatto prigioniero dal generale Bertier, il mondo intero pensò che il Papato fosse finito per sempre (ferita mortale); invece, l’11 febbraio 1929 Mussolini diede nuovamente il potere alla chiesa di Roma, mediante i Patti Late­ranensi. Da allora il suo potere, sia pure su basi diverse da quello temporale, è andato cre­scendo al punto che oggi, pur essendo il più piccolo Stato del mondo, è quello che gode di maggiore prestigio.

 

Apocalisse 13: 4 «E adorarono il dragone che aveva dato l’autorità alla bestia e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia, e chi può combattere con lei?».

La bestia simbolica riceve l’adorazione

In Apocalisse 12 e 13 troviamo la trinità satanica, che ovviamente è una contraffazione del vero Dio. In questa falsa trinità, il dragone è una contraffazione del Padre, la bestia che sale dal mare è una contraffazione di Gesù Cristo e la bestia che sale dalla terra è la contraffazione dello Spirito Santo. Il dragone diede alla bestia che sale dal mare “la sua potenza e il suo trono e grande autorità” (v. 2). Satana cerca di imitare quello che Dio Padre ha fatto con il Figlio. Infatti, il Padre diede potenza, autorità e il Suo trono a Gesù (vedi Matteo 28:18, Apocalisse 3:21). Il dragone è adorato attraverso l’adorazione resa alla bestia: “E adorarono il dragone che aveva dato l’autorità alla bestia e adorarono la bestia” (v. 4). Allo stesso modo, chi onora Gesù onora il Padre (vedi Giovanni 5:23, 13:20).

Nei capitoli di Apocalisse 12, 13 e 14, c’è il fulcro del libro stesso; in questi tre capitoli  è descritta tutta la storia della terra. La visione di Giovanni parte dalla ribellione di Satana e di un terzo degli angeli in cielo, prima della creazione (Apocalisse 12) e arriva fino al ritorno di Gesù, culmine della storia (Apocalisse 14); in mezzo c’è la lotta di Satana contro il popolo di Dio nella storia (Apocalisse 12), la crisi finale del marchio della bestia (Apocalisse 13) e l’ultimo messaggio di avvertimento al mondo prima del ritorno di Gesù (Apocalisse 14). Il centro attorno a cui ruota la crisi finale è il tema dell’adorazione: chi adorare? Dio o la bestia? Quello che ci preme sottolineare adesso è l’adorazione che l’Anticristo finale riceverà.

In Apocalisse  ci sono ben sette riferimenti alla falsa adorazione:

> “ E adorarono il dragone… e adorarono la bestia”  (13: 4)

> “E l’adoreranno tutti gli abitanti della terra”  (13: 8)

> “e faceva sì che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia” (13:12)

> “…e di far sì che tutti coloro che non adoravano l’immagine della bestia fossero uccisi”  (13: 15)

> “Se uno adora la bestia e la sua immagine…”  (14: 9)

> “e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine”  (14:11)  

Essere adorato è il desiderio di Satana, fin dall’inizio della sua ribellione: “… sarò simile all’Altissimo” (Isaia 14:14). Voleva salire sul trono di Dio e ambiva a ricevere l’adorazione che spetta solo a Dio, il Creatore. Quando Satana tentò Gesù nel deserto, gli chiese di adorarlo: la creatura chiese di essere adorata dal suo Creatore (Matteo 4:8-10). Satana sa bene che nessuno lo adorerebbe consapevolmente, quindi si fa adorare per mezzo d’intermediari, in questo caso lo strumento nelle sue mani è la bestia di Ap 13: 1- 9. Scrivendo ai Tessalonicesi, l’apostolo Paolo aveva predetto l’apostasia della Chiesa cristiana e l’avvento dell’Anticristo, il quale si sarebbe innalzato al di sopra di Dio, proclamando di essere Dio (v. 4). Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, definì l’Anticristo come “il figlio della perdizione” (v. 3); troviamo questa espressione solo in un altro punto del Nuovo Testamento, nella preghiera sacerdotale di Gesù: “Io ho custodito coloro che Tu Mi hai dato, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio della perdizione, affinché si adempisse la Scrittura” (Giovanni 17:12). Gesù, sta pregando per i Suoi discepoli, e si rammarica per la perdita del figlio della perdizione che è Giuda Iscariota, il traditore. Giuda era uno dei dodici discepoli, però era solo un apparente seguace di Gesù, di fatto si rivelò essere uno strumento nelle mani di Satana. Quando Paolo menziona l’Anticristo e lo taccia come “il figlio della perdizione”, sta dicendo che questo potere è un potere apparentemente cristiano, ma in realtà è uno strumento di Satana! Il nemico di Dio si maschera spesso dietro forme di apparente religiosità, poiché il suo scopo è quello di essere venerato. Alla fine dei tempi userà il Papato o l’Anticristo finale per ricevere l’adorazione degli uomini!

2 Corinzi 11: 13-15 Tali falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui fine sarà secondo le loro opere.

4 - LA BESTIA E LE SUE BESTEMMIE - AP 13: 5-8

 

Apocalisse 13: 5-8 E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. Le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli, e le fu dato di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. L’adoreranno tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato.

Anche in questi versetti abbiamo altri riferimenti con Daniele 7 e Daniele 8. La bestia che sale dal mare “proferiva cose grandi e bestemmie” (v. 5), proprio come il piccolo corno aveva “una bocca che proferiva grandi cose” (Daniele 7:8). Ed è interessante notare quello che sottolinea il versetto 8, dove dice che: coloro che adorano la bestia (Papa), non hanno i loro nomi scritti nel libro della vita; quindi, non sono tra i salvati, ma tra i perduti.

 

Ma qual è la bestemmia del papato?

Apocalisse 13 è specifico perché definisce queste parole bestemmie. È detto che il papato bestemmiava contro:

→ Dio; → il Suo nome; → il Suo tabernacolo; → quelli che abitano nel cielo.

Questo passaggio attinge da Daniele 8 dove era profetizzato che il piccolo corno avrebbe attaccato:

→il popolo di Dio (vedi Daniele 8:10,13,24); → il Figlio di Dio (vedi Daniele 8:11,25); → il santuario di Dio (vedi Daniele 8:11,13); → la verità di Dio (vedi Daniele 8:12).

Ma a quale bestemmia allude il testo di Apocalisse 13:5? Anche Gesù Cristo fu accusato di bestemmia, in ben due episodi Gesù fu accusato di bestemmia. La prima volta fu incolpato di bestemmia perché diceva di avere il potere di perdonare i peccati (Marco 2:5-7); mentre la seconda volta perché si dichiarava uguale a Dio (Giovanni 10:30,33). Gesù, essendo Dio, poteva perdonare i peccati e dire di essere Dio; mentre il Papa, che è un uomo come tutti, NON ha il potere di perdonare i peccati e meno che mai di dichiararsi Dio in terra, come spesso dichiara di essere.

2Tessalonicesi 2:4 «l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio».

Il Papa usa spesso il titolo di Vicario di Cristo applicandolo a sé stesso, contravvenendo a quanto detto da Gesù, ossia che il Suo vicario è lo Spirito Santo e non un uomo. Definirsi “Vicario di Cristo” è una bestemmia, poiché il Vicario di Cristo in terra è solo lo Spirito Santo.

Giovanni 16:13-15 «Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. Tutte le cose che il Padre ha sono mie; per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà».

La bestemmia continua, perché si fa chiamare anche “Santo Padre”. Quando la Bibbia afferma che questo titolo è solo di Dio Padre e nessun uomo può farlo suo.

Matteo 23:9 «Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli».

Il Papa usa il titolo di Pontefice, quando nella Bibbia il Pontefice è solo Gesù Cristo.

1Timoteo 2:5 «Vi è infatti un solo Dio, e anche un solo mediatore (pontefice) tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo…».

Quindi, definirsi Dio in terra e perdonare i peccati è una bestemmia!

CITAZIONI: “Questa autorità giudiziaria [del papa] include anche il potere di perdonare i peccati” (“The Catholic Encyclopaedia”, vol. 12, articolo “Pope”, pag. 265).

“Il Papa non è solamente il rappresentante di Gesù Cristo, ma è Gesù Cristo stesso, nascosto sotto il velo della carne. Il papa parla? È Gesù Cristo che parla” (Papa Pio X, da patriarca di Venezia, luglio 1895).

Il papato bestemmia anche contro Dio, in quanto si attribuisce i titoli della Tri-unità di Dio: Padre Figlio e Spirito Santo (Santo Padre – Pontefice – Vicario di Cristo). Bestemmia contro il tabernacolo perché quello che fa è una contraffazione terrena del santuario celeste; poiché la Messa è un rinnovare il sacrificio di Cristo, ma anche l’eucarestia sminuisce il sacrificio di Gesù Cristo che è stato compiuto una volta e per sempre (vedi Ebrei 10:10), non è ripetibile! Inoltre, la dottrina che le nostre opere contribuiscono ai meriti per ottenere salvezza, e anche queste è una bestemmia, poiché insegna che il sacrificio di Gesù non è sufficiente per salvarci. Infine, il ministero sacerdotale di Gesù è sminuito dalla dottrina cattolica tramite l’intercessione dei santi e di Maria; questo insegnamento implica che il ministero di intercessione di Gesù non sia sufficiente per avere accesso al Padre, ma la Bibbia insegna che Gesù è l’unico mediatore tra Dio e l’uomo (1Timoteo 2:5).

 

 

Durata del suo dominio

Apocalisse 12: 6 E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, perché vi sia nutrita durante milleduecentosessanta giorni.

Apocalisse 13:5 … e le fu data potestà di operare per quarantadue mesi.

Questi versetti affermano che la bestia simbolica avrà potere incontrastato per 42 mesi o 1260 giorni. Facciamo il calcolo: 42 mesi X 30 (perché il mese ebraico era composto da 30 giorni) = 1.260 giorni. Però, nel simbolismo profe­tico, un giorno equivale a un anno (Ezechiele 4:6; Nu­meri 4:34). Quindi, dalla sua na­scita, questo stato avrebbe avuto supre­mazia su tutta l’Europa per 1.260 anni. Questo tempo profetico si trova anche nel libro di Daniele, il quale descrive il dominio del piccolo corno, che è il Papato che sorge in mezzo alle 10 corna (Daniele 7-8). Questa stessa porzione di tempo è calcolata in giorni, mesi e anni.

 – 1260 giorni  (cfr. Apocalisse 12:6) 

 – 42 mesi  (cfr. Apocalisse 13:5)  

– 3 ½ anni  (cfr. Apocalisse 12:14 e Daniele 7:25)

Il titolo di Papa, ossia di vescovo universale, venne per la prima volta dato dall’empio imperatore Foca al vescovo di Roma nell’anno 610. L’allora vescovo di Roma, Gregorio I, rifiutò questo titolo e fu il suo successore Bonifacio III ad avvalersi del titolo di Papa; il quale “fonda” la Chiesa cattolica (universale) per come la conosciamo oggi. La caduta dell’ultimo Papa-Re, Pio IX e dello Stato pontificio avvenne nel 1870. Dal 610 al 1870 ci sono esattamente 1260 anni. Questi numeri si ripresenteranno alla fine dei tempi, però saranno 3 anni e mezzo letterali e non più profetici, nei quali si vedrà la persecuzione dell’Anticristo finale.

5 - LA BESTIA È L'UOMO DEL PECCATO!

 

Oltre a quanto detto, c’è un altro episodio molto grave che fu predetto dal profeta Daniele.

2 Tessalonicesi 2: 3,4 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione,  l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.

Daniele 7:25 «Egli (Anticristo) proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo».

Il Papato ha provato a cambiare la legge di Dio che è immutabile. La chiesa è al di sopra della Bibbia, e questo trasferimento dall’osservanza del Sabato alla Domenica ne è la prova (“The Catholic Record”, London, Ontario, Canada, 1° settembre 1923).

Il Papa nella Bibbia è chiamato anche: l’uomo del peccato”; poiché rappresenta l’istituzione religiosa che ha osato cambiare la legge di Dio, ossia ha alterato i 10 comandamenti. Il papato ha modificato la legge di Dio stilando un elenco di comandamenti diversi da quello che troviamo in Esodo 20. Il cattolicesimo ha soppresso il secondo comandamento che vieta la fabbricazione di statue e relativa venerazione. Ha cambiato il quarto comandamento che prevedeva il riposo sabatico, trasferendolo alla domenica; infine ha diviso il decimo in due per far tornare i conti. Comunque basta confrontare i comandamenti contenuti in Esodo 20 con quelli del catechismo cattolico.

CITAZIONI: “ll papa ha così grande autorità e potere che può modificare, esporre, o interpretare anche leggi divine. […] Può modificare la legge divina, poiché il suo potere non è d’uomo, ma di Dio. ” (Lucius Ferraris, “Prompta Bibliotheca”, articolo “Papa” II vol. 6, pag. 29) “Domanda: Perché osserviamo la Domenica invece del Sabato? Risposta: Noi osserviamo la Domenica invece del Sabato, perché la Chiesa Cattolica ha trasferito la solennità dal Sabato alla Domenica.”  (Peter Geiermann, “The Convert’s Catechism of Catholic Doctrine”, St. Louis, B. Herder Book Co., 1957 ed., pag. 50) “La chiesa è al di sopra della Bibbia, e questo trasferimento dall’osservanza del Sabato alla Domenica ne è la prova.” (“The Catholic Record”, London, Ontario, Canada, 1° settembre 1923).

 

Il Papa è definito anche figlio di perdizione”, poiché nato dall’unione di Stato e Chiesa, quindi “figlio di una fornicazione spirituale”. Inoltre, porta in perdizione tutti coloro che accettano le tradizioni e gli insegnamenti errati di questo potere politico pseudo-cristiano che contraddice la Bibbia (vedi Apocalisse 17:8, 11).

6 - LA BESTIA CHE SALE DALLA TERRA

 

Adesso vediamo la SECONDA BESTIA, che è IL FALSO PROFETA.

Apocalisse 13: 11-15 Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone. Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. E operava grandi segni miracolosi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. E seduceva gli abitanti della terra con i segni miracolosi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un’immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia.

La bestia che sale dalla terra è chiamata il “falso profeta” (Apocalisse 16:13, 19:20, 20:10). Nella Bibbia un profeta è qualcuno che parla per conto di Dio, ma in questo testo questo profeta è falso perché “parlava come un dragone” (Apocalisse 13:11), cioè secondo i principi e la potenza di Satana. La bestia che sale dalla terra è la contraffazione dello Spirito Santo che cerca di volgere l’attenzione del mondo verso la bestia che sale dal mare, ossia l’Anticristo. La bestia che sale dalla terra “faceva sì che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia” (v. 12): queste parole indicano che si tratta di una nazione che ha una grande influenza nel mondo e come la prima bestia, può esercitare autorità non solo nel campo politico ma anche in quello religioso. La seconda bestia, rappresenta gli Stati Uniti, che sono una nazione che è stata fondata su princìpi cristiani. Le due corna simili a quelle di un agnello rappresentano i due princìpi sui quali sono stati fondati gli Stati Uniti: libertà civile e libertà religiosa, libertà dal re e libertà dal Papa. In altre parole: Repubblicanesimo e Protestantesimo.

In questi versetti sono menzionati elementi religiosi: grandi segni e fuoco che scende dal cielo. Questi segni sono segni miracolosi, ma vediamo cosa vuol dire questa espressione “fuoco dal cielo”. Nell’Antico Testamento scese fuoco dal cielo all’inaugurazione del tempio di Salomone (2 Cronache 7:1) e sul monte Carmelo quando Elia sfidò gli 850 profeti pagani (1Re 18:36-38). In entrambi i casi, il fuoco scese dal cielo come segno dell’approvazione divina. Nel Nuovo Testamento abbiamo lingue di fuoco sui discepoli quando lo Spirito Santo scese su di loro nel giorno di Pentecoste (Atti 2:1-4); anche questo era un segno del favore di Dio nei confronti della Sua chiesa. Infine, nell’Apocalisse lo Spirito Santo è rappresentato dal fuoco (vedi Apocalisse 4:5). In questo caso, “il fuoco che scende dal cielo” è una CONTRAFFAZIONE dello Spirito Santo, perché il testo dice: “… e seduceva gli abitanti della terra per mezzo dei segni che le era dato di fare” (v. 14): tramite questi segni il protestantesimo carismatico apostata, che proviene dall’America ingannerà molti. 

Il pentecostalismo è un ramo del cristianesimo evangelico, che ha le sue origini negli Stati Uniti, ma si è diffuso in diverse parti del mondo, influenzando anche ambienti cattolici. Le origini del movimento pentecostale, sono iniziate improvvisamente fra il 31 dicembre 1900 e il 1° gennaio 1901 quando un’allieva di una scuola biblica di Topeka, nel Kansas, cominciò a “parlare in lingue”. Nel mondo carismatico pentecostale si fa leva sul “battesimo dello Spirito Santo” e sul dono della glossolalia, che è il “dono delle lingue”. I carismatici  sostengono che una persona battezzata nello Spirito Santo, deve parlare lingue sconosciute, contrariamente a quello che dice la Bibbia. Vi invitiamo a cliccare su questo link, per chi volesse approfondire l’argomento sul come riconoscere il vero dono delle lingue. https://www.bibbiafacile.it/2024/07/01/come-riconoscere-il-vero-dono-delle-lingue/.

Nel mondo pentecostale carismatico si notano altre azioni, apparentemente bibliche, ma che non lo sono affatto e sono: le guarigioni, il profetismo, l’imposizione delle mani, il cadere per terra o come dicono loro “nello Spirito” ed altro ancora, che nulla hanno a che vedere con i veri doni dello Spirito Santo. Gesù aveva profetato che poco prima del Suo ritorno sarebbero sorti questi personaggi, che avrebbero compiuto falsi miracoli, false guarigioni, accompagnati da false profezie. Ed è proprio quello che si vede in questo tempo della fine. In molte denominazione si guarda molto di più all’aspetto carismatico, al miracolismo, piuttosto che alla sana dottrina. In queste chiese è molto comune imbattersi in uomini e donne che impongono le mani sui malati, mentre farfugliano lingue demoniache, e vedere le persone cadere per terra, rantolarsi e alzarsi apparentemente “guarite”. Tutto questo è solo spettacolo e non ha nulla di cristiano! Gesù e gli apostoli non operavano in questo modo, ed è lo stesso Gesù che ci mette in guardia da questi impostori. Matteo 24:24 “Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti”. Inoltre i miracoli non sono di per sé né una approvazione di Dio, né un’indicazione della benedizione di Dio. Gesù parlò di credenti che saranno condannati nel giudizio pur avendo compiuto dei miracoli.

Matteo 7:21-23 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”

Perché Gesù non li riconosce e li addita come malfattori o impostori? Perché non sono animati o guidati dallo Spirito Santo, ma dalla potenza di Satana. 2 Tessalonicesi: La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi.

2 Corinzi 11: 13-15 Quei tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti che si travestono da apostoli di Cristo. Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere.

Comunque arriverà il tempo che questi due poteri si alleeranno. Il protestantesimo apostata si unirà in forma ecumenica con il cattolicesimo, ed insieme riconosceranno il Papa come guida e figura carismatica alla quale sottostare. Gli Stati Uniti diranno “agli abitanti della terra di fare un’immagine alla bestia” (v. 14); ma che cos’è l’immagine della bestia? Un’immagine è qualcosa che appare uguale all’originale. La caratteristica che ha contraddistinto il Papato è l’unione di potere religioso e potere civile, o in altre parole l’unione di chiesa e Stato. Perciò, l’immagine alla bestia rappresenta l’unione di potere religioso e civile negli Stati Uniti. I protestanti americani spingeranno l’America a far passare delle leggi che controllino il campo della religione, ossia in cosa credere, come adorare Dio e in quale giorno riunirsi. Tutti quelli che non saranno d’accordo con loro, verranno perseguitati, poiché ci saranno decreti di morte per coloro che non si conformano alle loro imposizioni. E solo coloro che non prenderanno il marchio della bestia, potranno salvarsi!

7 - L'IMMAGINE DELLA BESTIA

 

Se la prima bestia ha esercitato la sua autorità in Europa, diffondendo il cattolicesimo; la seconda bestia esercita la sua autorità dall’altra parte dell’oceano, terra nella quale si è diffuso il protestantesimo. Ricordiamo che il protestantesimo è nato in Europa, ma si è dovuto rifugiare in America a causa delle persecuzioni della chiesa cattolica romana; però questo protestantesimo non è rimasto nella “sana dottrina”, si è corrotto ed è diventato apostata. La Bibbia descrive questo protestantesimo d’importazione, che non è più in linea con alcune dottrine e comandamenti, come apostata. Infatti la maggior parte delle denominazioni evangeliche o pseudo tali, oltre ad insegnare dottrine errate come l’ipergrazia, il falso battesimo dello Spirito Santo (parlare lingue farfugliate), il vangelo della prosperità, il tormento perenne dei dannati nell’inferno, immortalità dell’anima e molto altro; non osservano neanche il sabato settimo giorno, ma la pagana domenica di Babilonia. Ecco perché sono l’immagine della bestia, e sono per l’appunto il Falso Profeta. 

Apocalisse 13:13,14 «E operava grandi segni miracolosi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. E seduceva gli abitanti della terra con i segni miracolosi che le fu concesso di fare in presenza della bestia…».

Come dice questo testo, molte delle chiese che arrivano dall’America pongono molta enfasi sul miracolismo, sui prodigi e carismi di guarigione, sulla glossolalia (parlare lingue sconosciute), la caduta all’indietro o nello “Spirito”, come “fuoco che discende dal cielo”, che però è un falso spirito santo. Questi stessi segni e prodigi si trovano nel cattolicesimo. Da notare che in questo protestantesimo apostata esiste il falso profetismo, molte denominazioni che vengono dall’America sono sorte a seguito di falsi profeti, tra questi ci sono i Mormoni con il falso profeta Joseph Smith, gli Avventisti con Ellen White, i Branamiti con William Branham, i Testimoni di Geova con C.T. Russell, Scienza Cristiana con  Mary Baker Eddy…e molti altri, ma sono tutti FALSI PROFETI!!!.

2 Tessalonicesi 2: 9-12 «La venuta di quell’empio (Anticristo) avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d’inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati».

 

 

Com’è che la seconda bestia impone il marchio della prima bestia?

Apocalisse 16:13 «E vidi uscire dalla bocca del dragone, dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane».

Apocalisse 13:12-14 «Essa esercitava tutta l’autorità della prima bestia davanti a lei, e faceva sì che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. E faceva grandi prodigi, facendo persino scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini, e seduceva gli abitanti della terra per mezzo dei prodigi che le era dato di fare davanti alla bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un’immagine alla bestia, che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita».

 

I tre spiriti di rana sono lo spiritismo che caratterizza queste tre figure. La prima menzogna del dragone o serpente antico ad Eva, fu proprio quella di inculcargli lo spiritismo, ossia che l’uomo non muore mai e può vivere anche al di fuori del corpo, sotto forma di anima o spirito. Questa filosofia demoniaca la ritroviamo in tutte le false religioni. La dottrina satanica per eccellenza è proprio quella di poter contattare e comunicare con i morti, gli spiriti o angeli; tramite i medium, stregoni e simili. Questo concetto è fortemente radicato anche nel cattolicesimo con il culto dei morti e dei santi, ai quali rivolgono preghiere e chiedono intercessioni. Ma anche nel protestantesimo si crede che al momento della morte l’anima lascia il corpo e si reca alla presenza di Dio. Contrariamente a quanto la Bibbia insegna, ossia che ci addormentiamo in un sonno inconscio in attesa di risorgere, che avverrà solo con il ritorno di Cristo. Queste tre menzogne sono predicate (sulla bocca), del dragone (Satana), della prima bestia (Papato) e del Falso profeta (Protestantesimo americano).   

Il Falso Profeta istiga la gente a costituire un’immagine della prima bestia: il falso protestantesimo, diventa ecumenico e simile al Papato.

Apocalisse 13: 15 «E le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia, affinché l’immagine della bestia parlasse, e di far sì che tutti coloro che non adoravano l’immagine della bestia fossero uccisi».

 Il processo di costituzione di quest’immagine passa attraverso quat­tro fasi:

 –        viene formata (il protestantesimo diviene simile al cattolicesimo)

 –        prende vita (la religione americana acquista potere politico)

 –        parla (la religione americana acquista autorità legislativa)

 –        perseguita (chiunque non si adegua alle imposizioni di questi poteri viene perseguitato ed eliminato)

        

Dio ci esorta a non conformarci a questi sistemi politico-religiosi, poiché solo così potremo ricevere il Suo sigillo e sfuggire dalla Sua ira. Purtroppo però l’immagine della bestia farà pressione perché tutti accettino il marchio della bestia e l’autorità papale.

Apocalisse 13:16,17 «Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome».

L’immagine della bestia OBBLIGHERÀ la gente ad accettare il marchio della bestia, cioè il suo nome o il numero del suo nome.

         Per comprendere meglio, decifriamo i simboli:

         –        la bestia: il papato

         –        il nome: la sua autorità

        –       il numero del suo nome: 666 che è Vicarius Filii Dei o Vicario del Figlio di Dio/Vice di Cristo / Colui che si mette al    posto  di Gesù.

Daniele 7:25 «Egli (Anticristo) proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo».

Adesso rileggiamo il testo con i simboli decifrati:

Il protestantesimo apostata americano, divenuto simile al cattolicesimo, obbligherà la gente ad accettare il marchio del papato, che sono le sue errate dottrine e la sua autorità, poiché questo potere ha la pretesa di essere Gesù Cristo in terra. Questa imposizione arriverà tramite delle leggi che verranno emanate, e chi non si adegua sarà perseguitato. Il papato sta lavorando per riunire tutti i “fratelli separati” (chiese protestanti) sotto le sue ali, e vorrà essere riconosciuto come capo di questa nuova Chiesa mondiale ed ecumenica .

8 - CHE COSA RAPPRESENTA IL NUMERO DELLA BESTIA SIMBOLICA?

 

Decifriamo il numero della bestia

Il numero corrispondente al nome della bestia simbolica, che è il Papato, ed è il 666.

Apocalisse 13:18 «Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei».         

Dio creò il mondo in sei giorni e il settimo si riposò e lo santificò. I sei giorni creativi senza il settimo sarebbero stati incompleti e imperfetti; mentre i sei giorni creativi comprensivi del settimo divengono il simbolo della pienezza e della perfezione. In tutta la Bibbia il sette è sempre associato alla completezza o perfezione di Dio.

Apocalisse 4:5 «…Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio».

Se il numero sette acquisisce il significato di perfezione divina, il sei è invece l’espressione dell’imperfezione umana.  Il fatto poi che il sei diventa 666 mostra che è un accrescitivo e rappresenta l’imperfezione per antonomasia: l’uomo che pretende di sostituirsi a Dio. Ed è quello che storicamente è accaduto, come nel caso della bestia simbolica, ed è per questa ragione che il 666 è un numero di uomo. Anche ai nostri giorni usiamo codici alfanumerici che dimostrano la nostra identità, ad esempio il codice fiscale, che serve alle strutture dello Stato per identificarci. Nei tempi passati si faceva qualcosa di simile, venivano usati i numeri romani, corrispondenti ad alcune lettere dell’alfabeto latino. Per esempio: V = 5; C = 100; L = 50. Sommando i numeri di tutte le lettere del nome si otteneva il valore numerico del nome di una persona, e il totale rappresen­tava l’iden­tità della persona stessa. Nel nostro caso non deve essere preso in considerazione il nome di un singolo Papa, per­ché la profezia non si riferisce alle persone, ma all’istituzione. Per cui, dobbiamo prendere in considerazio­ne il titolo nobiliare comune a tutti i Papi; e che rappresenta perciò l’istituzione del Papa­to.

Il titolo nobiliare è: VICARIVS FILII DEI (ricordiamo che la “U” in latino si scrive come la “V”), che significa Vi­ca­rio del Figlio di Dio, ossia di colui che fa le veci di Gesù, o co­lui che pretende di mettersi al posto di Dio. Cer­chiamo, quindi, il valore numerico di questo titolo.

 

                       V =  5            F =  0          D = 500

                       I   =  1            I =  1            E  = 0

                      C  = 100        L =  50          I  =  1

                      A =  0             I =  1

                      R  =  0            I =  1

                      I   =  1

                      V =  5

                      S =  0

                      112     +        53       +       501 =   666

 

Nel II secolo d.C., Ireneo, discepolo di Policarpo, che fu discepolo dell’apostolo Giovanni, aveva compreso questo. Ireneo lo interpretò usando la parola Lateinos – che significa “uomo latino” o romano. La cui somma dà 666.

9 - CHE COS'È UN MARCHIO O SIGILLO?

 

A cosa serviva un sigillo o marchio nell’antichità?

È bene sapere che gli antichi re sigillavano i propri editti, nei documenti o nelle leggi che emanavano, nei quali venivano impresse tre cose importanti che costituivano il sigillo: il nome, l’autorità, il dominio. Un esempio lo troviamo nell’antica Mesopotamia, dove i sigilli erano realizzati in pietra o altro materiale e su di essi era inciso un disegno la cui impronta veniva impressa in rilievo, che solitamente era d’argilla. Il sigillo garantiva l’identità della persona che aveva fatto il documento. I re usavano identificarsi citando il proprio nome, l’autorità e il dominio. Anche la Bibbia menziona questa pratica. Per esempio l’editto di Ciro con cui si permetteva al popolo d’Israele di lasciare Babilonia per tornare in patria e ricostruire il tempio del loro Dio, si apriva così: “Così dice Ciro (il nome), re (la ragione per cui ha autorità) di Persia (il suo dominio)” (Esdra 1:2).

Tale pratica di sigillare i documenti e cosa assai comune in moltissime  cultura. I sigilli governativi sono usati per identificare leggi nazionali e dare valore ufficiale a documenti legali. Un tale sigillo, in rapporto al legi­slatore, indica: il nome, il titolo e il territorio sul quale egli esercita la sua autorità.

 

 

Per esempio, il sigillo di uno dei re d’Italia, che appariva anche sulle monete, era il seguente:

Vittorio Emanuele III, re d’Italia

Questo sigillo conteneva i tre elementi

costitutivi di un sigillo:

                   –        Nome: Vittorio Emanuele III

                   –        Titolo ( autorità): Re

                                                                                  –        Territorio: Italia

 

Il sigillo di Dio

Per capire che cos’è il marchio della bestia simbolica, bisogna capire prima che co­s’è il marchio di Dio, o, come lo chiama la Bibbia, il sigillo di Dio. Presentiamo due testi chiave che indicano come Dio, in qualità di suoi figli, ci offre il sigillo della sua protezione.

Apocalisse 7:2,3 «Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente; e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio».

Coloro che avranno accettato il sigillo di Dio, al ritorno di Gesù verranno condotti presso il trono di Dio e ot­terranno la vita eterna. Il sigillo simbolico di Dio è rappresentato da due elementi: uno in senso interiore, e uno in senso esteriore.

Efesini 4:30 “Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione”.

Essere sigillati con lo Spirito Santo significa avere la certezza della salvezza, ma indica soprattutto che ci lasciamo plasmare e guidare dallo Spirito Santo per somigliare sempre di più a Gesù Cristo. Con questo sigillo riceviamo l’approvazione di Dio e la nostra appartenenza a lui. La nostra ubbidienza allo Spirito Santo si manifesta con dei comportamenti esteriori e uno stile di vita cristiana che riflette il carattere di Dio, il che ci porta inevitabilmente a osservare i 10 Comandamenti, siamo naturalmente predisposti a fare la Sua volontà. Tale ubbidienza è soprattutto visibile nell’osservanza di tutti e 10 i Comandamenti, con particolare enfasi sul 4°che la cri­stianità in generale non osserva più.

Apocalisse 14:12 «Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù».

Ecco  i tre elementi di un sigillo:

–    Nome: YHWH- l’Eterno

–    Titolo: Creatore

–   Territorio: il cielo e la terra

L’ osservanza dei 10 Comandamenti, incluso il sabato settimo giorno è un segno che dimo­stra l’appartenenza a Dio. Infatti, il sigillo di Dio viene simbolicamente applicato sulla fronte (Apocalisse 7:3), che rappresenta la mente, simbolo di accettazione volontaria. Così, quando noi decidiamo di seguire il Signore e accettiamo di mettere in pratica la Sua volontà, osser­viamo tutti Comandamenti, poiché siamo stati sigillati dallo Spirito Santo. Deuteronomio 6:6-8  «Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi ». La legge di Dio è un segno o sigillo che ci identifica e contraddistingue; dove la FRONTE o mente, è il luogo dove meditarla e farla propria, mentre la MANO è l’azione che ne scaturisce dall’averla compresa. Allo stesso modo anche l’Anticristo imporrà la sua legge, ma con la forza e tutti dovranno sottostare e agire sotto imposizione.

 

La chiesa sulla terra riceverà il sigillo di Dio sulla fronte, prima del ritorno di Gesù.

Apocalisse 9:4 E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra né verdura alcuna né albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte.

Apocalisse 20:4 Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedettero fu dato la potestà di giudicare; e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni.

Apocalisse 22:4 essi vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla loro fronte.

Il sigillo di Dio è lo Spirito Santo che riproduce il carattere di Dio in noi (nome sulla fronte), e per conseguenza viviamo come Dio vuole, mettendo in pratica (mano) la Sua volontà che è la legge di Dio.

 

Cosa è il marchio della bestia?

Apocalisse 13:16 « Inoltre faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte».

Se il sigillo di Dio è lo Spirito Santo che riproduce il carattere di Dio (nome sulla fronte) e la Sua legge in noi, per contro il marchio della bestia deve essere la sua contraf­fazione. Infatti, la chiesa Cattolica ha alterato molte delle dottrine bibliche e due comandamenti in particolare. Alcune di queste dottrine anti-bibliche sono: l’immortalità dell’anima, la salvezza per opere, il battesimo ai neonati, la venerazione dei santi e delle madonne e relativa intercessione (contravvenendo al secondo comandamento che vieta questo in modo categorico), l’infallibilità papale, il tormento eterno nel fuoco, il purgatorio e molto altro. Inoltre, ha cambiato il giorno del riposo, dal sabato alla do­me­nica, e questo rappresenta proprio il marchio dell’autorità papa­le.

Il Sabato, il giorno più glorioso della legge, è stato sostituito con la domenica. Questo cambiamento non è avvenuto in virtù dell’inse­gna­mento di Cristo, ma in virtù dell’autorità della Chiesa Cattolica (G. D. Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova et Amplissima Collectio, Vol. 33, p. 520). “La Chiesa Cattolica riconosce che il cambiamento del Sabato con la domenica è dovuto alla sua au­torità, e rappresenta il marchio del suo potere religioso” (Cardinale James Gibbons: lettera al suo cancelliere C. E. Thomas del 28.10.1895).

«La domenica è il nostro marchio d’autorità… La chiesa è al di sopra della Bibbia, e questo trasferimento dell’osservanza del giorno del Signore ne è la prova!» (Verbali Cattolici – 1° settembre 1923). Come abbiamo visto la bestia simbolica rappresenta il Papato (Apocalisse  13:1-9).

Esattamente come è stato predetto dal profeta Daniele. Daniele 7:25 «Egli (Anticristo) parlerà contro l’Altissimo, affliggerà i santi dell’Altissimo, e si proporrà di mutare i giorni festivi e la legge…».

Dalla Strong’s Concordance scopriamo che il sigillo descritto in Apocalisse 7:2 è tradotto dal greco sphragis (σφραγίς) e descrive un’impronta fatta nella cera o nell’argilla allo scopo di autenticazione. Il marchio di Apocalisse 14:9 è tradotto da charagma (χάραγμα), un marchio applicato da un’immagine incisa. Nel primo caso si vede la duttilità dell’essere plasmati e quindi sigillati (opera che compie lo Spirito Santo in noi), mentre nel secondo caso si vede la durezza di una cosa imposta. Il marchio della bestia è l’accettazione dell’autorità papale e le sue errate dottrine. Ecco perché diventa perentorio per noi rimanere ubbidienti al Si­gnore e accettare solo il sigillo di Dio e non il marchio della bestia che ci condurrà alla morte eterna. La Bibbia dice che tutti coloro che accetteranno il marchio della bestia simbolica periranno nel fuoco distruttore della morte seconda o eterna. Per queste persone non vi è nessuna possibilità di salvezza!

Apocalisse 14:10-11 «Un terzo angelo li seguì dicendo a gran voce: «Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano,  berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello.  E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome».

 

10 - CHE COS'È IL MARCHIO DELLA BESTIA SIMBOLICA?

 

Apocalisse 13:16 « Inoltre faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte».

Se il sigillo di Dio è lo Spirito Santo che riproduce il carattere di Dio (nome sulla fronte) e la Sua legge in noi, per contro il marchio della bestia deve essere la sua contraf­fazione. Infatti, la chiesa cattolica ha alterato molte delle dottrine bibliche e due comandamenti in particolare. Alcune di queste dottrine anti-bibliche sono: l’immortalità dell’anima, la salvezza per opere, il battesimo ai neonati, la venerazione dei santi e delle madonne e relativa intercessione (contravvenendo al secondo comandamento che vieta questo in modo categorico); l’infallibilità papale, il tormento eterno nel fuoco, il purgatorio e molto altro. Inoltre, ha cambiato il giorno del riposo, dal sabato alla do­me­nica, e questo rappresenta proprio il marchio dell’autorità papa­le.

Il Sabato, il giorno più glorioso della legge, è stato sostituito con la domenica. Questo cambiamento non è avvenuto in virtù dell’inse­gna­mento di Cristo, ma in virtù dell’autorità della chiesa cattolica (G. D. Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova et Amplissima Collectio, Vol. 33, p. 520). “La chiesa cattolica riconosce che il cambiamento del Sabato con la domenica è dovuto alla sua au­torità, e rappresenta il marchio del suo potere religioso (Cardinale James Gibbons: lettera al suo cancelliere C. E. Thomas del 28.10.1895).

«La domenica è il nostro marchio d’autorità… La chiesa è al di sopra della Bibbia, e questo trasferimento dell’osservanza del giorno del Signore ne è la prova!» (Verbali Cattolici – 1° settembre 1923). Come abbiamo visto la bestia simbolica rappresenta il Papato (Apocalisse  13:1-9).

Esattamente come è stato predetto dal profeta Daniele. Daniele 7:25 «Egli (Anticristo) parlerà contro l’Altissimo, affliggerà i santi dell’Altissimo, e si proporrà di mutare i giorni festivi e la legge…».

Dalla Strong’s Concordance scopriamo che il sigillo descritto in Apocalisse 7:2 è tradotto dal greco sphragis (σφραγίς) e descrive un’impronta fatta nella cera o nell’argilla allo scopo di autenticazione. Il marchio di Apocalisse 14:9 è tradotto da charagma (χάραγμα), un marchio applicato da un’immagine incisa. Nel primo caso si vede la duttilità dell’essere plasmati e quindi sigillati (opera che compie lo Spirito Santo in noi), mentre nel secondo caso si vede la durezza di una cosa imposta.

Il marchio della bestia è l’accettazione dell’autorità papale con le sue errate dottrine. Ecco perché diventa perentorio per noi rimanere ubbidienti al Si­gnore e accettare solo il sigillo di Dio e non il marchio della bestia che ci condurrà alla morte eterna.

11 - QUAL È L'ULTIMO APPELLO DI DIO?

 

Apocalisse 18:1-4 «Dopo queste cose, vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria.  Egli gridò con forza e a gran voce, dicendo: “È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso”. Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe”».

Gesù dichiara: “Babilonia è decaduta, non è più la mia Chiesa! Per que­sto, uscite da essa, voi tutti che appar­tenete al mio popolo! Altrimenti, sarete considerati complici dei suoi peccati!”

Dio si rivolge a tutti i credenti sinceri che sono ancora in Babilonia, poiché Dio ha un popolo in Babilonia da salvare! Gesù disse: “Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest’ ovile; anche quelle Io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la Mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore” (Giovanni 10:16). Dio chiama il Suo popolo sparso nelle varie chiese apostate a uscire da Babilonia, affinché entrino nel Suo ovile. Cari amici e fratelli, Babilonia è caduta! Il Creatore dell’Universo non la riconosce più come la Sua chie­sa. Egli vuole una chiesa fede­le, santa e pura, devota e praticante delle Sue dottrine e insegnamenti, ed è per que­sta ragione che ti esorta a uscire dalla Babilonia che sta imperversando e proliferando! Il Signore ti aspetta a braccia aperte nella Sua casa, nella Sua nuova chiesa, che è il rimanente che non ha preso il marchio della bestia!

Il Signore si rivolge a tutti noi con un appello accorato e solenne: “Non  accettate il mar­chio della bestia sim­bolica, né il numero che è il suo nome!”

2Corinzi 6: 4-18 «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione c’è tra la luce e le tenebre? E quale armonia c’è fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l’infedele? E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: «Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo». Perciò “uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò, e sarò come un padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente” ».

 

Cari amici e fratelli, rompete i ponti con Babilonia! Non tornate indietro ora che state avanzando sulla strada della verità. Non siate paurosi, avanzate con coraggio nella conoscenza della verità! Osservate tutti gl’insegnamenti contenuti nella Sua Parola, avendo cura di mettere in pratica tutti e 10 i Comandamenti di Dio, incluso il Sabato; mettete in pratica la Sua volontà. Lasciatevi sospingere dall’amore di Dio, che vuole la vostra sal­vezza. Uscite da Babilonia! 

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